domenica 28 febbraio 2010

l'argentina di eloy martinez


Non sarà mai facile raggiungere la felicità per un paese che crede di avere meno di quello che merita e che da decenni immagina di essere più di quello che è.


“Come si vive laggiù, in America Latina?”, mi chiese un amico quando tornai in Argentina dopo l’esilio. L’Argentina non era, allora, in America Latina, non era in nessun luogo: né nel continente a cui apparteneva per affinità geografica né nell’Europa a cui credeva di appartenere per ragioni di destino. Era, per così dire, sospesa in aria. La cosa peggiore è che quando dovrà scendere non saprà dove atterrare.


tomás eloy martínez


Tomás Eloy Martínez (July 16, 1934 – January 31, 2010) was an Argentine ournalist and writer

born in Tucumán, Argentina. He studied Spanish and Latin American Literature in Universidad de Tucumán and got his MA in l’Université de Paris. He was awarded with Honorary PhD by seven universities in Latin America and Europe.

Since 1995 is Distinguished Professor and Director of Latin American Program at Rutgers University, New Jersey. Since 2000 is also the Director of the Center for Hemispheric Studies. The same institution appointed him in February 2000 as Writer in Residence.

From 1984 to 1987 was Professor of Latin American Literature at University of Maryland, and from 1980 to 2003 has delivered lectures and seminars in dozens of American and European universities, including Harvard, Texas at Austin, Yale, Princeton, Washington at Seattle, SUNY at Buffalo, NYU, Emory, Duke, Freie Universitat in Berlin, UPenn, Penn State and many others.

He was a Fellow of the Woodrow Wilson Center for Scholars in Washington DC, and he won a John Simon Guggenheim Fellowship.

He has written four books of essays, five novels, two books of journalism and one collection of short stories. The essays are: Estructuras del cine argentino (1961), Retrato del artista enmascarado. The Poetry of Ramos Sucre (1981), El sueño argentino (1999) and Réquiem por un país perdido (2003). His journalistic books: La pasión según Trelew (1973 and 1996) and Las memorias del General (1996). His short stories’ collection: Lugar común la muerte (1979, reissued 1998). His novels: Sagrado (1967 and 1969), The Perón Novel (1985, translated to 12 languages), La mano del amo (1991, translated to four languages), Santa Evita (1995, translated to 36 languages: the Argentinian most translated book) and El vuelo de la reina (2002), which won the Alfaguara International Novel Award. That book was launched simultaneously in Spanish and Portuguese and was translated to 17 languages (some translations in progress). In September 2004, London’s Bloomsbury will publish his novel The Tango Singer. The last novel is Purgatory (2008)

Tomás Eloy Martínez was executive editor of the Argentine’s weekly magazines Primera Plana and Panorama (in Buenos Aires), editor of La Opinión (Buenos Aires), El Nacional (Caracas) and Página 12 (Buenos Aires). He founded and was executive editor of El Diario de Caracas. Since 1995 he is columnist of The New York Times Syndicate, La Nación, Buenos Aires and El País, Madrid

sabato 27 febbraio 2010

il letto di napoleone


quando si dice..

lunedì 22 febbraio 2010

..recupero [man]

Appena sei anni di vita, un curriculum entusiasmante e grandi progetti per il futuro, oltre ad una collezione permanente che ha saputo svilupparsi, ampliarsi, arricchirsi nel tempo.
Il MAN mette in mostra se stesso ed invita il suo pubblico - sempre più numeroso e sempre più eterogeneo - a visitare i propri spazi occupati fino al 27 febbraio dalla collezione permanente.
Non più timidamente denominata ‘Un percorso dell’arte in Sardegna nel XX secolo’, come titolava la prima raccolta, ma ‘Dal Novecento Ad oggi’. DNA, appunto. Un acronimo un po’ forzato al sapore di genetica, che si assume l’arduo compito di raccontare l’evoluzione artistica isolana dall’origine dell’arte ‘moderna’ ai giorni nostri.
Lo fa mettendo in mostra un’ampia selezione di opere, da osservare attraverso un nuovo allestimento curato da Cristiana Collu ed un catalogo-guida a firma di Antonello Cuccu.

Ai capolavori del primo nucleo, vengono affiancate opere di recente acquisizione; entrano nuove personalità artistiche e quelle già presenti si propongono con ulteriori testimonianze. Si cerca di colmare le assenze e stabilire nuovi rapporti o specifiche differenze.

Tre piani tre, tutti dedicati all’arte di Sardegna osservata da un punto di vista nuorocentrico, ma con digressioni qua e là che coinvolgono altre realtà isolane. Si inizia con La Cacciata dell’arrendatore, grande tela realizzata da Mario Delitala per la sala del consiglio di Nuoro, introdotta da una delle lunette sovrapporta, intitolate alla Fede. Di fede e devozione parlano le opere di Giuseppe Biasi e Carmelo Floris, il Ritratto di Monsignore di Mario Paglietti fino alla Processione, dall’originale taglio fotografico, di Giovanni Ciusa Romagna.

scool







f.


..cosa non si fa per l'ego, è un'affermazione da stronzi.
e se poi faccio credere che mi interessa l'altra?


sì, stronzi. stronzo.

mercoledì 17 febbraio 2010

valeria!



..incredibile, come la murino e vive a genova.

alec soth


alech soth - triennale

martedì 16 febbraio 2010

collodoro


il mio primo libro di salvatore niffoi è anche il suo primo libro, ripubblicato dall'adelphi. comprato un anno fa, stagionato. letto.

mi piace: ruvido, onomatopeico, cariato e onesto quanto basta. ma per stabilirne la sincerità, vorrei leggerne un altro, non subito, magari tra un altro anno.


Collodoro - S. Niffoi - Adelphi

objet


tra le nuvole


chissà perchè ma i film con george clooney non mi va mai di vederli. sarà che li associo ai red carpet lavorativi, alla canalis e alle paparazzate al lago? sarà..
è un bravo attore - non lo nego - eppure l'ho visto pochissimo al cinema.

anche questo, come altri suoi film, l'ho visto per caso. per sbaglio. ora sorrido del fatto che quel giorno andavo a vedere Avatar. Avatar, io?!

bel film: storia, interpreti, ironia, cinismo e pantofole hilton.


Up in the Air - J. Reitman - 2009

lunedì 15 febbraio 2010

expo


dobrochna


di maxime g. fourcade

premio pezza

soul kitchen



alcune banalità, carino.
(i tetti e i canali di amburgo. mi è venuta voglia di andarci)
Soul Kitchen - F. Akin - 2009

lunedì 1 febbraio 2010

di gruppo


carolina

mr. weggles